martedì 6 novembre 2018

Lettera Aperta a lui, benche mai leggera.



Caro A.,

Pensare a te mi fa piangere. So che mai saprò cosa e il tocco della tua mano nel mio volto.  Io tratto di vivere senza di te. Per questo lascio al mio cuore creare nuove illusione.  Ma e soltanto per vivere.  Io mai ti ho scordato.  Tutti gli altri non sono come te.  Non hanno la tua poesia, o il tuo linguaggio senza filtro.  Mai mi hanno amato.  Invece tu... anche quando mi hai insultato mi hai piaciuto, non sai come mentire.  Io so che tu sei buono.  Mi hai detto che gli due mesi quando abbiamo vissuto il nostro amore hanno stato gli più belli della tua vita.  Non so adesso, ma almeno in quel tempo.  Mi hai chiamato cometa, hai detto che ti ho stregato, mi hai inviato via a decidere me stessa per la mia vita, benché una volta mi hai chiesto di lasciare un gruppo della chiesa.  Mi hai chiamato bambina.  Tu eri soli un allievo.  Ma adesso sei un uomo.  Adamo, il mio Adan, so bene che il destino non mi vuole con te.  Sempre sarai un Set, un angelo che non cade, ed io una fiore che si sfiora con ogni sospiro, con ogni battito di ali delle farfalle al stomaco, sempre sono per te. Io mai ti scorderò, e già non voglio innamorarmi d'altro.  Amo te, e devo rassegnarmi, benché mai tu sia mio ne ti guardi negli occhi.

     Firmo come anni fa (indovina il messaggio),

La tua rosa biancha,




   

Nessun commento:

Posta un commento