Caro amico (a),
Io non so se sei povero o sei ricco. So che puoi collegarti al internet. Ma chi se ne frega? A gli occhi di Dio siamo soltanto i suoi figli. Io ho avuto una era di orgoglio, ma ho uscito di questa. Per più che mi piace pensare che rimango la stessa, non è certo. Questa vita, Dio, e le persone che ho conosciuto, lo che ho letto, mi hanno cambiato. Devi già sapere che non sono perfetta. Miei pensieri è lo unico che ho per spiegare e per condividere. Non odio i ricchi, non disprezzo ai poveri. Ma a volte parlo senza pensare, se ti ho offeso con lo che ho scritto, ti chiedo perdono. So bene che benché siamo uguali, ogni persona e diversa con i suoi difetti e virtù. Nessuno e soltanto una classe sociale, un partito politico, una religione, una cittadinanza. Gli esseri umani siamo complessi. Ho vissuto questi ultimi giorni in un alti e bassi di emozioni. Ho sorriso, ho pianto, mi sono arrabbiata. Ma Dio mi ha vinto, mi arrendo davanti a Egli e a nessun altro. Io sono niente, non posso giudicarti oppure giudicarmi me stessa per ragioni banale. Tutti abbiamo problemi, tutti abbiamo ragioni per agire di una o altra forma. Io stessa non so perché questo bisogno di scrivere. Mia anima non è bianca, benché io lo volessi cosi. Comunque Dio mi ama, come Ti ama anche a te ed a ogni essere umano. Vivi oggi, non aspetti a domani e ti trovi come io che vivo del ricordo. Quasi hanno sparito gli ragione per continuare, ma nonostante Dio mi vuole qui, e devi avere suoi ragioni. Perdona a questa anima persa nei suoi pensieri strani.
E grazie per leggere questi parole,
Umilmente,
Luce
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