mercoledì 24 aprile 2019

A Te...

Caro amico (a),

Io non so se sei povero o sei ricco. So che puoi collegarti al internet.  Ma chi se ne frega? A gli occhi di Dio siamo soltanto i suoi figli.  Io ho avuto una era di orgoglio, ma ho uscito di questa.  Per più che mi piace pensare che rimango la stessa, non è certo.  Questa vita, Dio, e le persone che ho conosciuto, lo che ho letto, mi hanno cambiato.  Devi già sapere che non sono perfetta.  Miei pensieri è lo unico che ho per spiegare e per condividere.  Non odio i ricchi, non disprezzo ai poveri.  Ma a volte parlo senza pensare, se ti ho offeso con lo che ho scritto, ti chiedo perdono. So bene che benché siamo uguali, ogni persona e diversa con i suoi difetti e virtù.  Nessuno e soltanto una classe sociale, un partito politico, una religione, una cittadinanza. Gli esseri umani siamo complessi.  Ho vissuto questi ultimi giorni in un alti e bassi di emozioni.  Ho sorriso, ho pianto, mi sono arrabbiata.  Ma Dio mi ha vinto, mi arrendo davanti a Egli e a nessun altro.  Io sono niente, non posso giudicarti oppure giudicarmi me stessa per ragioni banale.  Tutti abbiamo problemi, tutti abbiamo ragioni per agire di una o altra forma.  Io stessa non so perché questo bisogno di scrivere.  Mia anima non è bianca, benché io lo volessi cosi.  Comunque Dio mi ama, come Ti ama anche a te ed a ogni essere umano.  Vivi oggi, non aspetti a domani e ti trovi come io che vivo del ricordo.  Quasi hanno sparito gli ragione per continuare, ma nonostante Dio mi vuole qui, e devi avere suoi ragioni.  Perdona a questa anima persa nei suoi pensieri strani.

E grazie per leggere questi parole,

                            Umilmente,

Luce


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